Scienza o fantasia? I confini della ricerca
DESTINATARI DEL PROGETTO
I ragazzini di tutte le classi della scuola secondaria di primo grado.
AREA DI INTERVENTO
Educazione all’immagine, scienze e area linguistica.
OBIETTIVI
• Visitare la mostra con il supporto di una guida;
• Esplorare immagini, forme, oggetti presenti nell’ambiente;
• Guardare con consapevolezza le immagini, descrivendo verbalmente le emozioni e le impressioni prodotte dai gesti e dalle espressioni dei personaggi, dalle forme, dai colori e altro;
• Far riflettere i ragazzini su cosa distingua di fatto una ricerca scientifica da una rielaborazione più libera, portando l’esempio della leggenda dei teschi di cristallo dei Maya, poi ripresa nel celebre capitolo finale della saga di Indiana Jones;
• Allestire un laboratorio creativo con l’uso di materiali diversi, all’interno del quale lo sviluppo percettivo di ogni ragazzino passa attraverso un percorso di osservazione e manipolazione tattile e visiva.
CONTENUTI E METODO DI LAVORO
• Partendo dall’osservazione delle opere in mostra – nello specifico delle maschere – studiare con attenzione i dettagli e capire come ricavare dati scientifici attendibili nello studio di una civiltà antica;
• Analisi della leggenda dei teschi di cristallo, descritti nel libro “Il mistero dei teschi di cristallo” di Sebastiano Fusco (2008), facendo riferimento al film “Indiana Jones e il teschio di cristallo”, riflettendo sulla veridicità e scientificità o meno delle fonti;
• Capire la differenza tra diversi tipi di lavori, nei quali è possibile rielaborare delle nozioni, o in modo scientifico, o in modo meno attendibile seppur interessante;
• Realizzare, sull’esempio dei manufatti in giada dei Maya, delle maschere in polistirolo, dipingendole e rielaborandole a piacimento.
ATTIVITA’
• Ascolto, discussione e realizzazione di maschere in polistirolo colorate che riproducano i manufatti dei Maya;
DURATA IDEALE DEL PROGETTO
– Visita guidata: 70 minuti circa. Visita guidata + laboratorio: 100 minuti circa
PIANO DI LAVORO
• Presentare ai ragazzini la cultura maya e riflettere sulla leggenda dei teschi di cristallo, definendo cosa sia una ricerca scientifica e cosa invece possa rappresentare una interpretazione interessante, anche senza dati attendibili;
• Aiutare i ragazzini a discutere insieme sulla questione;
• Invitare i ragazzini a realizzare la propria maschera maya, attraverso l’uso di un vassoio in polistirolo ritagliato e colorato.
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I ragazzi alla scoperta delle città maya
DESTINATARI DEL PROGETTO
I ragazzini di tutte le classi della scuola secondaria di primo grado.
AREA DI INTERVENTO
Educazione all’immagine, scienze e attualità.
OBIETTIVI
• Visitare la mostra con il supporto di una guida;
• Esplorare immagini, forme, oggetti presenti nell’ambiente;
• Guardare con consapevolezza le immagini, descrivendo verbalmente le emozioni e le impressioni prodotte dai gesti e dalle espressioni dei personaggi, dalle forme, dai colori e altro;
• Focalizzare l’attenzione dei ragazzini sull’organizzazione delle città maya, in particolar modo sulla loro struttura;
• Prendere in esame il caso del ragazzino canadese William Gadoury, che a quindici anni e utilizzando apparecchiature comuni, come Google Earth e Wikipedia, ha ipotizzato l’esistenza di una città maya nello Yucatan ed è stato premiato dalla Nasa;
• Allestire un laboratorio creativo con l’uso di materiali diversi, all’interno del quale lo sviluppo percettivo di ogni ragazzino passa attraverso un percorso di osservazione e manipolazione tattile e visiva.
CONTENUTI E METODO DI LAVORO
• Partendo dall’osservazione delle opere in mostra studiare con attenzione i dettagli della struttura delle città maya e di come esse siano state analizzate dagli specialisti;
• Presentazione della ricerca del giovane canadese appassionato di astronomia e civiltà precolombiane William Gadoury, secondo il quale ad ogni stella corrisponderebbe una città maya;
• Prendere in esame il rapporto tra astronomia e struttura delle città maya;
• Comporre, con l’utilizzo di “mattoncini” simili ai Lego, qualche palazzo, struttura o edificio che sia conforme alle costruzioni dei Maya.
ATTIVITA’
• Ascolto, discussione e realizzazione di strutture che riproducano i principali palazzi ed edifici dei Maya;
DURATA IDEALE DEL PROGETTO
• Visita guidata: 70 minuti circa. Visita guidata + laboratorio: 100 minuti circa
PIANO DI LAVORO
• Presentare ai ragazzini la cultura maya e riflettere sull’ipotesi del giovane canadese appassionato civiltà precolombiane, analizzando poi le caratteristiche principali delle città e dei palazzi dei Maya;
• Invitare i ragazzini a realizzare delle strutture che siano conformi a quelle che si trovavano nelle città dell’antico popolo dei Maya, attraverso l’uso di “mattoncini” simili ai Lego.
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